Lettori fissi

lunedì 13 aprile 2020

Riprenderemo a breve la storia  del nostro giovine sovranaro e del suo nascente amore; lo avevamo abbandonato il 24 bagnaio dell' anno 20xx stroncato, quasi ucciso dalla caduta del governo giallo verdognolo, ma pur nell' oblio della narrazione la storia è andata avanti: pare che di li a pochi giorni, proprio quell' anno, accaddero avvenimenti straordinari come se ne vedono solo una volta ogni cento anni.
Dall' estremo oriente un nuovo e letale virus aveva tentato di scavalcare le frontiere del mondo occidentale: due coniugi cinesi erano rimasti settimane  a lottare tra la vita e la morte in un ospedale romano per un raffreddore, mentre in Germania, il 20 di bagnaio, il virus aveva già superato le barriere interumane grazie ad una saliera;
 da li in poi il male dilagò in occidente costringendo le nazioni a misure di contenimenmto dell' epidemia che misero in ginocchio le loro economie, in particolare quelle degli stati più indebitati.
Il   ritorno alle monete nazionali, in alcuni paesi come l' Italia, divenne un  rischio concreto, una necessità o per molti, tra cui il nostro gionine  sovranaro un' opportunità  concreta per la realizzazione  di un sogno.



domenica 18 agosto 2019

E MO SO' CAZZI

il futuro del Romanzo Sovranaro è a rischio


attendiamo gli eventi  

martedì 16 luglio 2019



Capitolo VI  de il….

ROMANZO SOVRANARO ( Diario di un giovine sovranaro)
venerdì 24 Bagniaio anno 20xx, (anno II dell' era Sovranista)


Giunse alla sala a piedi seguendo il percorso che era ormai solito fare ed  ogni volta si sorprendeva del rinnovato candore della neve e del fatto che le orme fossero ogni giorno di meno nella piazzola delimitata dal filo spinato.
Giangianni si sedette in fondo  e guardò   davanti a se; molte sedie erano vuote, riconobbe tristemente la nuca dei pochi rimasti, ma soprattutto lo immalinconì la mancanza di quella splendida crocchia di trecce.
Decise che a fine riunione avrebbe avvicinato il navigator e si sarebbe fatto coraggio di chiedere  della giovane sovranista scomparsa.

La riunione procedette noiosamente  e svogliatamente, così almeno gli parve, sui soliti obiettivi e sul lavoro che avrebbero dovuto svolgere una volta che i minibots fossero andati a regime....

Anche al Navigator parve che il giovine sovranaro seguisse troppo distrattamente la lezione

" Ehi tu, sovranista la in fondo, come ti chiami?"

"Giangianni signore" rispose irrigidendosi

"Avresti voglia di spiegare a tutti i tuoi compagni sovranisti che differenza c' è  tra debito commerciale e debito pubblico,  tra minibot e Rubli?  "

"Nessuna, signore!"  rispose marzialmente il giovine mentre un sorriso di soddisfazione si disegnava sul viso del Navigator


lunedì 8 luglio 2019

Capitolo V  de il….

ROMANZO SOVRANARO ( Diario di un giovine sovranaro)
Martedì 14 Bagniaio anno 20xx, (anno II dell' era Sovranista)



"Non preoccuparti nonnina, non ti abbandonerò mai, proprio adesso che non avremo più problemi economici"  Giangianni  sollevò la manina della nonna che era scivolata dalla sedia a rotelle e la posò sul tavolo, le raddrizzo la testa poi continuò: " no, non le ho parlato, non so neanche come si chiami, conosco bene solo la sua crocchia di trecce e, di sfuggita, ho visto  il suo profilo prima che venisse allontanata velocemente, con altri che come lei avevano fatto domande, verso l' uscita."
Rabbrividì... " non so neanche il colore dei suoi occhi"... pensò.
" Non c' è posto per i pavidi tra i veri sovranisti, nonnina cara"
La voce sembrò tremargli per un attimo, era ancora turbato ; quella splendida creatura, quella voce, forse un po' impudentemente aveva posto una domanda impertinente... aveva alzato la sua mano, mio dio come era bella quella mano...
Ebbe modo di osservarla a lungo, tanto a lungo finché non le fu data la parola: "chiedo scusa ma c' è qualcosa che non capisco, se è vero che oggi il conflitto distributivo è tra rendita finanziaria e lavoro perché per combattere l' iperfinanziarizzazione dell' economia abbiamo costruito un nuovo strumento finanziario?"
Non più un brusio, ma un silenzio interminabile accompagnò la scomparsa del sorriso sui visi dei professori... gli occhi si strinsero a fessura, le labbra si serrarono quasi a trattenere la  rabbia oratoria, poi Illo scosse paternamente la testa... un sorriso sardonico ricompose i suoi lineamenti ed infine rispose, pacatamente e lucidamente rispose...

sabato 29 giugno 2019

Capitolo IV  de il….

ROMANZO SOVRANARO ( Diario di un giovine sovranaro)
Lunedì 6 Bagniaio anno 20xx, (anno II dell' era Sovranista)





Non potei fare a meno di pensare a Lui... quando Dimario cominciò a spiegare perchè , con i  minibot, il salario minimo garantito diveniva finalmente possibile e sostenibile; un piacevole brivido comunista attraversò, dopo decenni, nuovamente le mie carni.

Gli interventi dei Professori si susseguirono armonicamente riuscendo come un' unica melodia a darci la fondata convinzione che tutto ciò che avevamo pensato per anni fosse corretto, avevamo già le soluzioni dentro di noi e quelle splendide Menti non facevano altro che dargli forma e sostanza: le risposte ai problemi del paese erano già dentro di noi ed erano giuste!

Piemme ci ricordò che questi sarebbero stati solo i primi passi che ci avrebbero portato fuori  prima dall' Europa, poi dalla NATO ed infine, fasce di Van Allen permettendo, fuori anche dal pianeta Terra.

Guidoguidi ci spiegò come i minibot ci avrebbero liberato dalla schiavitù del debito potendone emettere per pagare pensioni, stipendi, salari e piccoli fornitori in quantità tale da far impallidire il Giappone.

Ellebbicci tenne a sottolineare come con i minibot finalmente la nostra Costituzione tornasse ad essere pienamente comunista e senza dover modificare nulla.

Infine Illo spiegò perchè ci sarebbe stato necessariamente, in accordo con la Scienza macroeconomica, la frizione  di un tasso di cambio tra minibot ed euro che avrebbe tenuto un equilibrio virtuoso tra i due mezzi di pagamento; a questo proposito ovviamente si era deciso che i parlamentari, i membri del governo, i giudici, i militari e  le forze dell' ordine avrebbero continuato ad esser retribuiti in euro per evitare una eccessiva spinta svalutativa nei confronti dei minibot.

Alla fine del dibattito eravamo sudati, esausti, ma felici  come  possono esserlo  solo dei  giovani amanti dopo orgasmi multipli.

mercoledì 26 giugno 2019




Capitolo III  de il….

ROMANZO SOVRANARO ( Diario di un giovine sovranaro)
Lunedì 6 Bagniaio anno 20xx, (anno II dell' era Sovranista)


Eravamo tutti lì seduti, da pochi minuti ; fuori qualche fiocco di neve cominciava a scendere, lentamente, annunciando l' inizio della nuova era glaciale che stava arrivando , con buona pace per la moltitudine dei "Gretini" che infestano ogni angolo del pianeta.

Due fila di sedie più avanti un prezioso chignon dorato faceva da capitello ad un adorabile collo femminile; avrei potuto innamorarmi di un collo così, anche senza aver visto tutto il resto, e forse in quei pochi istanti di trepida attesa me ne innamorai.

La porta si aprì alle nostre spalle ed un refolo di vento gelido mi ridestò dai miei turbamenti, vidi ancora quello splendido collo irrigidirsi poi la mia attenzione fu rapita solo dai Professori che si erano accomodati di fronte a noi.

Il Navigator armeggiò maldestramente con il microfono che scoppiettando  vanificò i suoi saluti alla platea; poco male: i vani convenevoli poco si addicono ai veri sovranisti.

Scoppiettando, scoppiettando infine terminò la sua sintetica presentazione: in mezzo stava Mariodimario, alla sua destra Illo e più a destra ancora Ellebbicci; a sinistra Guidoguidi e più in là Piemme.

E davanti a loro, frementi e tremanti, noi....


sabato 22 giugno 2019





Capitolo II  de il….


ROMANZO SOVRANARO ( Diario di un giovine sovranaro)

Martedì 14 Bagniaio anno 20xx, (anno II dell' era Sovranista)


Giangianni si fermò a guardare il filo spinato oltre il quale due operai sulle scale stavano issando l' insegna della nuova impresa.
Il giovine sovranaro salì gli scalini  4 a 4, non vedeva l' ora di raccontare alla sua amata nonnina gli straordinari avvenimenti che alla tenera età di 47 anni stavano sconvolgendo la sua vita e la storia del suo amato Paese .
Appena entrato si sedette accanto alla nonna , le sollevò la manina che era scivolata dalla sedia a rotelle e la posò sul tavolo, vicino al bicchiere vuoto.
Si fece serio per dare la giusta importanza agli accadimenti degli ultimi giorni, si schiarì la voce poi...:
" Nonnina cara, qualche giorno fa, in occasione della neofesta istituita dal Presidente Matteo in onore della signora Lorella, cavaliere del sovranismo, la più amata dagli italiani..."
Per un attimo gli sembrò di vedere un guizzo negli occhi della nonna verso la cucina che occupava la parete alla loro destra...
" quella che ti piaceva tanto, Nonna, quella lì , quel giorno insomma, siamo stati convocati tutti quelli che prendiamo il RDC nell' ufficio di collocamento... non ci crederai No'.... erano tutti li quei professoroni che guardavo di notte sul PC, che impressione!"
Si asciugò la fronte col tovagliolo intonso della Nonna.
"tieniti forte, quello che ho da dirti, te lo devi ricorda' finchè campi."