ROMANZO SOVRANARO ( Diario di un giovine sovranaro) venerdì 24 Bagniaio anno 20xx, (anno II dell' era Sovranista)
Giunse alla sala a piedi seguendo il percorso che era ormai solito fare ed ogni volta si sorprendeva del rinnovato candore della neve e del fatto che le orme fossero ogni giorno di meno nella piazzola delimitata dal filo spinato. Giangianni si sedette in fondo e guardò davanti a se; molte sedie erano vuote, riconobbe tristemente la nuca dei pochi rimasti, ma soprattutto lo immalinconì la mancanza di quella splendida crocchia di trecce. Decise che a fine riunione avrebbe avvicinato il navigator e si sarebbe fatto coraggio di chiedere della giovane sovranista scomparsa.
La riunione procedette noiosamente e svogliatamente, così almeno gli parve, sui soliti obiettivi e sul lavoro che avrebbero dovuto svolgere una volta che i minibots fossero andati a regime....
Anche al Navigator parve che il giovine sovranaro seguisse troppo distrattamente la lezione
" Ehi tu, sovranista la in fondo, come ti chiami?"
"Giangianni signore" rispose irrigidendosi
"Avresti voglia di spiegare a tutti i tuoi compagni sovranisti che differenza c' è tra debito commerciale e debito pubblico, tra minibot e Rubli? "
"Nessuna, signore!" rispose marzialmente il giovine mentre un sorriso di soddisfazione si disegnava sul viso del Navigator
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