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lunedì 8 luglio 2019

Capitolo V  de il….

ROMANZO SOVRANARO ( Diario di un giovine sovranaro)
Martedì 14 Bagniaio anno 20xx, (anno II dell' era Sovranista)



"Non preoccuparti nonnina, non ti abbandonerò mai, proprio adesso che non avremo più problemi economici"  Giangianni  sollevò la manina della nonna che era scivolata dalla sedia a rotelle e la posò sul tavolo, le raddrizzo la testa poi continuò: " no, non le ho parlato, non so neanche come si chiami, conosco bene solo la sua crocchia di trecce e, di sfuggita, ho visto  il suo profilo prima che venisse allontanata velocemente, con altri che come lei avevano fatto domande, verso l' uscita."
Rabbrividì... " non so neanche il colore dei suoi occhi"... pensò.
" Non c' è posto per i pavidi tra i veri sovranisti, nonnina cara"
La voce sembrò tremargli per un attimo, era ancora turbato ; quella splendida creatura, quella voce, forse un po' impudentemente aveva posto una domanda impertinente... aveva alzato la sua mano, mio dio come era bella quella mano...
Ebbe modo di osservarla a lungo, tanto a lungo finché non le fu data la parola: "chiedo scusa ma c' è qualcosa che non capisco, se è vero che oggi il conflitto distributivo è tra rendita finanziaria e lavoro perché per combattere l' iperfinanziarizzazione dell' economia abbiamo costruito un nuovo strumento finanziario?"
Non più un brusio, ma un silenzio interminabile accompagnò la scomparsa del sorriso sui visi dei professori... gli occhi si strinsero a fessura, le labbra si serrarono quasi a trattenere la  rabbia oratoria, poi Illo scosse paternamente la testa... un sorriso sardonico ricompose i suoi lineamenti ed infine rispose, pacatamente e lucidamente rispose...

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