Lettori fissi

martedì 16 luglio 2019



Capitolo VI  de il….

ROMANZO SOVRANARO ( Diario di un giovine sovranaro)
venerdì 24 Bagniaio anno 20xx, (anno II dell' era Sovranista)


Giunse alla sala a piedi seguendo il percorso che era ormai solito fare ed  ogni volta si sorprendeva del rinnovato candore della neve e del fatto che le orme fossero ogni giorno di meno nella piazzola delimitata dal filo spinato.
Giangianni si sedette in fondo  e guardò   davanti a se; molte sedie erano vuote, riconobbe tristemente la nuca dei pochi rimasti, ma soprattutto lo immalinconì la mancanza di quella splendida crocchia di trecce.
Decise che a fine riunione avrebbe avvicinato il navigator e si sarebbe fatto coraggio di chiedere  della giovane sovranista scomparsa.

La riunione procedette noiosamente  e svogliatamente, così almeno gli parve, sui soliti obiettivi e sul lavoro che avrebbero dovuto svolgere una volta che i minibots fossero andati a regime....

Anche al Navigator parve che il giovine sovranaro seguisse troppo distrattamente la lezione

" Ehi tu, sovranista la in fondo, come ti chiami?"

"Giangianni signore" rispose irrigidendosi

"Avresti voglia di spiegare a tutti i tuoi compagni sovranisti che differenza c' è  tra debito commerciale e debito pubblico,  tra minibot e Rubli?  "

"Nessuna, signore!"  rispose marzialmente il giovine mentre un sorriso di soddisfazione si disegnava sul viso del Navigator


lunedì 8 luglio 2019

Capitolo V  de il….

ROMANZO SOVRANARO ( Diario di un giovine sovranaro)
Martedì 14 Bagniaio anno 20xx, (anno II dell' era Sovranista)



"Non preoccuparti nonnina, non ti abbandonerò mai, proprio adesso che non avremo più problemi economici"  Giangianni  sollevò la manina della nonna che era scivolata dalla sedia a rotelle e la posò sul tavolo, le raddrizzo la testa poi continuò: " no, non le ho parlato, non so neanche come si chiami, conosco bene solo la sua crocchia di trecce e, di sfuggita, ho visto  il suo profilo prima che venisse allontanata velocemente, con altri che come lei avevano fatto domande, verso l' uscita."
Rabbrividì... " non so neanche il colore dei suoi occhi"... pensò.
" Non c' è posto per i pavidi tra i veri sovranisti, nonnina cara"
La voce sembrò tremargli per un attimo, era ancora turbato ; quella splendida creatura, quella voce, forse un po' impudentemente aveva posto una domanda impertinente... aveva alzato la sua mano, mio dio come era bella quella mano...
Ebbe modo di osservarla a lungo, tanto a lungo finché non le fu data la parola: "chiedo scusa ma c' è qualcosa che non capisco, se è vero che oggi il conflitto distributivo è tra rendita finanziaria e lavoro perché per combattere l' iperfinanziarizzazione dell' economia abbiamo costruito un nuovo strumento finanziario?"
Non più un brusio, ma un silenzio interminabile accompagnò la scomparsa del sorriso sui visi dei professori... gli occhi si strinsero a fessura, le labbra si serrarono quasi a trattenere la  rabbia oratoria, poi Illo scosse paternamente la testa... un sorriso sardonico ricompose i suoi lineamenti ed infine rispose, pacatamente e lucidamente rispose...